Rivoluzionato il CdA della Banca  Popolare dell'Irpinia.
Bpi, una nuova era targata Cosimo Orsillo. In poco più di due ore il nuovo consiglio di amministrazione si insedia e designa il presidente, espressione della Bper, che con poche battute archivia il caso Valentino e guarda al futuro, delineando il ruolo dell'istituto di credito irpino nel panorama regionale. Riservato e schivo, Orsillo non fa annunci, ma ci tiene a precisare: «Lavoreremo con serietà per contribuire allo sviluppo del territorio, rafforzando la vocazione localistica della banca».
Il sostegno all'economia provinciale è garantito dalla presenza nel consoglio di amministrazione di tre imprenditori irpini, scelti sulla base dell'impegno manifestato attraverso le loro strutture aziendali. Piero Mastroberardino, docente universitario e illustre rappresentante del settore vitivinicolo, Giuseppe Bruno titolare di aziende leader nel settore elettromeccanico e Armando De Matteis, re della pasta con il marchio Baronia: i tre industriali si dichiarano pronti a mettere a disposizione competenza e professionalità, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione del progetto "Banca della Regione Campania", che avrà la direzione operativa ad Avellino.
Nessun timore dunque che la gestione emiliana privi il territorio di un importante punto di riferimento nel settore del credito. Lo ribadisce il vice direttore generale Cosimo Lombardi: «La Bpi sarà meridionalista ad oltranza, potenziando il sostegno alle piccole e medie imprese». Il progetto di una banca superpopolare per il Sud, illustrato dal direttore generale Francesco Fornaro, ispira fiducia. «Sono convinto che il rafforzamento della struttura patrimoniale - dichiara il vice direttore generale Antonio De Stefano - con l'aumento di capitale, sia il primo passo verso la costituzione di una struttura creditizia forte, in grado di assistere le imprese e gli enti locali».
Unanime la solidarietà espressa al presidente Valentino per l' «amara vicenda umana» che lo vede protagonista. Ma lo sguardo è già al futuro. Il sindacato si dichiara tranquillo, avendo ricevuto ampie rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali. Gianni Manzi della Fabi afferma: «La strategia della Bper non può che essere vincente. È stata costituita una struttura più forte patrimonialmente e sono certo che il gruppo valorizzerà le risorse umane e professionali Bpi». Commenti anche dal mondo politico. Per il presidente provinciale di An, Modestino Iandoli, tra l’altro dirigente presso l’istituto bancario, con il rafforzamento della struttura patrimoniale, la Banca Popolare dell'Irpinia potrà sostenere con maggiore incisività ed efficacia il processo di sviluppo del territorio, rafforzando la sua vocazione localistica. «Con il patto federativo, felice intuizione del presidente Valentino, il centro decisionale della Banca della Regione Campania rimarrà ad Avellino - afferma Iandoli. Questo rappresenta una garanzia per il sistema imprenditoriale irpino. Del resto la Bpi sta seguendo questo percorso. Nei giorni scorsi, tra le altre iniziative, l'istituto di credito ha messo a disposizione del Contratto d'area risorse pari a circa 15 milioni di euro».
Il nuovo presidente della Bpi, Cosimo Orsillo, 72 anni, è nato a Paupisi, in provincia di Benevento e risiede a Bologna.
Laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli, ha ricoperto svariati incarichi tra cui quello di direttore Bankitalia a Salerno per sei anni e direttore della filiale Bper di Modena fino al 1995. Attualmente è componente del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Salerno, appartenente al gruppo Bper. Anche il nuovo vice presidente della Bpi, Ruggero Benassi, originario di Carpi, è consigliere della Banca Popolare di Salerno. Entrambi hanno garantito una presenza e un impegno costante sulla collina dei Liguorini, assicurando inoltre che in breve tempo si registrerà un incremento dei servizi in tutta la regione e un potenziamento delle attività a favore del tessuto economico provinciale. Nuove tappe che porteranno entro la fine del prossimo anno alla nascita del polo regionale del credito.
Il nuovo presidente ha ribadito, nelle brevi dichiarazioni rese dopo la nomina, che la banca lavorerà per confermare il radicamento nella realtà locale. I programmi? «Siamo appena stati eletti - ha detto Orsillo - è un pò prematuro parlarne».
Conoscendo la determinazione di cui ha dato prova in trent'anni di attività ai vertici della Bpi e dopo la durissima presa di posizione assunta nel corso dell'assemblea dei soci, si attende la prossima mossa di Ernesto Valentino.
Non è escluso che, al di là delle vie giudiziarie, il patron della Bpi decida di rompere il silenzio convocando una conferenza stampa per rendere pubblica la sua posizione.
Valentino, infatti, non si è limitato a difendere il suo operato, ma è uscito di scena preannunciando battaglia. E chi lo conosce bene afferma che non accetterà mai la separazione dal suo grande impero finanziario e che sta mettendo a punto una strategia difensiva per smontare tutte le contestazioni che gli sono state mosse dalla Bper. In particolare quella relativa alle incompatibilità tra le cariche ricoperte dai membri della sua famiglia in seno al Cda da lui presieduto.
Sulla vicenda Cosimo Orsillo, che prenderà il suo posto nel maestoso ufficio del settimo piano della Collina dei Liguorini, si limita a dichiarare: "Valentino ha espresso le sue ragioni. Si è difeso con foga. La sua reazione era più che prevedibile».

Da chi è composto il nuovo consiglio d’amministrazione che s’è insediato ieri alla Bpi? Vi fanno parte Fabio Alfieri, Adriano Barbarisi, Ruggero Benassi, Giuseppe Bruno, Armando De Matteis, Sergio Iotti, Piero Mastroberardino, Cosimo Orsillo (neo presidente), Alfio Poli, Luigi Trabbia e Mario Tucillo. Il consiglio di amministrazione uscente della Bpi era guidato da Ernesto Valentino con il vice presidente Fausto Battini, recentemente scomparso a causa di una grave malattia. Consiglieri erano Daniela Valentino, Gina Valentino, Carmine Malzoni, Luigi Trabbia, Sergio Iotti, Ruggiero Benassi, Cosimo Orsillo, Adriano Barbarisi e Antonio Tierno.


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