Misura 2.2: ecco le iniziative private
Pubblicata in data 27/11/2004

La Regione Campania pubblica la graduatoria delle iniziative private, valutate ammissibili ed idonee a contributo per la misura 2.2 del Por Campania 2000-2006 e pervenute nel trimestre marzo-giugno 2004, a cui accedono nella provincia di Avellino i comuni facenti parte dei progetti integrati ‘Itinerario Culturale Regio Tratturo’ e ‘Itinerario Culturale Valle dell’Ofanto’. Si tratta di una misura (sviluppo di imprese di beni culturali) che finanzia per più di 12 milioni di euro (somma complessiva stanziata a valere sulle risorse della misura per entrambi i Pit) le attività private relative ad iniziative in linea con l’idea forza dei due strumenti di programmazione negoziata, come enogastronomia, vendita di prodotti tipici locali, affittacamere e attività artigianali tipiche. Nel complesso, giudicate positive 31 istanze di operatori private: 12 per il Pit’ ‘Regio Tratturo’ e 19 correlate alle ‘Valle dell’Ofanto’. I settori di attività sono, la piccola ricettività turistica e l’artigianato, commercio e servizi turistici. Il contributo previsto arriva fino al 75 per cento per progetti inferiori ai 129 mila euro, scendendo al 50 per cento per quelli eccedenti l’importo. Quella pubblicata, sul burc di ieri, è la graduatoria relativa alle istanze presentate entro la prima scadenza del bando fissata al 30 giugno 2004; mentre è ancora in corso l’istruttoria per quelle istanze presentate entro la scadenza fissata allo scorso 30 settembre. L’ultima prevista dal bando per altre iniziative è per il prossimo 31 dicembre. ‘La misura 2.2- mette in evidenza Eugenio Salvatore, assessore provinciale alla programmazione negoziata- riveste particolare importanza per la riuscita dei due Pit di riferimento provinciale, in quanto rappresenta la componente della partecipazione privata che è fondamentale per creare l’indotto e gli effetti economico-occupazionali attesi dai progetti’. ‘In altri termini- continua- è l’anima delle due programmazioni culturali che hanno il grande vantaggio di essere due esempi di eccellenza nell’ambito regionale, come stato di avanzamento per ciò che riguarda le infrastrutture pubbliche. Sono già stati, infatti, appaltati e quindi sono partiti tutti i cantieri relativi alle infrastrutture finanziate con la misura 2.1 per un importo di circa 20 milioni di euro complessivi’. ‘La prossima scadenza, quella di fine anno, -conclude Salvatore- vedrà partire probabilmente anche la misura, anch’essa fondamentale, della formazione nel settore della gestione dei beni culturali’. Sono previsti, in questo caso, progetti di formazione orientati a creare figure capaci di operare nel settore e dare vita ad un processo di sviluppo sul territorio legato alla valorizzazione integrata dei beni culturali recuperati, attraverso un sistema a rete, interdipendente, capace di promuovere questi ambiti territoriali all’esterno, sui mercati nazionali ed internazionali, attraendo l’attenzione sul pregio turistico-culturale dei siti prescelti. Diversi gli elementi comuni che rendono simili i due itinerari culturali. Si evidenzia in molti casi la ricerca di uno stretto rapporto tra programmazione e ridisegno territoriale ed urbano. Un simile connubio operativo è presente, infatti, all’interno del Regio Tratturo che punta ad una rilettura qualitativa del sistema urbano territoriale millenario cresciuto intorno alla transumanza. L’idea forza del progetto volge alla costruzione di un itinerario turistico/culturale che punta alla valorizzazione dell’intreccio unico tra gli aspetti naturalistici, storici ed archeologici del paesaggio irpino. Come obiettivo principale, la messa in produzione delle ricchezze culturali presenti nell’intero ambito territoriale interessato dal percorso Regio Tratturo ma anche dalle vicine aree archeologiche (Aeclanum-Aequum Tuticum) e dalla fitta rete di parchi naturali e aree protette presenti lungo la dorsale appenninica cui si rivolge il progetto Appennino Parco d’Europa. Strettamente correlato alle finalità operative del ‘Regio Tratturo’, il Pi ‘Valle Ofanto’. Anche in questo caso la finalità consiste nella realizzazione di un itinerario culturale che mira essenzialmente all’esaltazione costruttiva del patrimonio storico-naturalitisco-ambientale che insiste nel territorio solcato dal fiume Ofanto fino all’area di Montella e del vicino altopiano del Laceno. Stefano Belfiore