Parmalat: valorizziamo il settore forno |
Pubblicata in data 26/2/2005 Valorizzare e rilanciare gli opifici del settore forno operanti nel Mezzogiorno d’Italia (Nusco ed Atella). Il tutto in una logica d’integrità del gruppo Parmalat. Per la sezione irpina della Flai-Cgil, è questo il percorso da seguire per risolvere nel migliore dei modi la vertenza aziendale. Una vertenza, senza dubbio, delicata soprattutto alla luce delle dichiarazioni d’interesse di mettere in vendita l’intero ramo aziendale (la cessione comprende anche gli stabilimenti di Bovolone e Lurate) mediante un percorso di medio-lungo periodo che, tuttavia, non presenta elevati livelli di allarmismo sul versante provinciale considerata l’efficienza dello stabilimento irpino e la eventuale probabilità di dismissione aziendale rientrante ancora nel campo delle ipotesi. ‘La Flai ritiene- mette in evidenza il segretario provinciale Felice Gagliardi- sia utile e indispensabile continuare sulla strada intrapresa per il mantenimento della integrità del gruppo e per tentare la valorizzazione e il rilancio degli stabilimenti del Sud nati a seguito del sisma del 1980 che sono dal punto di vista tecnologico quelli più avanzati sui quali si deve scommettere come punti di eccellenza’. Una posizione già espressa venerdì 11 febbraio presso la biblioteca del Comune di Nusco allorquando venne fuori la risposta istituzionale volta a difendere la filiale irpina. Nell’occasione, non solo emerse l’idea di costituire un tavolo permanente (formato da Provincia, Regione, Asi, Unione degli Industriali, Comuni interessati, sindacati di categoria) con funzioni di monitoraggio e parallelamente l’impegno a contattare tempestivamente gli organismi governativi interessati per tutelare la realtà aziendale, ma sia l’assessore provinciale alla programmazione negoziata, Eugenio Salvatore, sia il massimo responsabile della Flai territoriale convennero in una linea d’azione che, oltre alla tutela occupazionale, dovesse puntare anche sullo sviluppo dello stabile vista l’efficienza dell’azienda, rivendicando la valenza dell’investimento fatto. ‘Quello delle istituzioni locali e regionali- commenta Gagliardi- è un aiuto di estrema importanza per supportare il lavoro del sindacato’. ‘Ritengo- continua- che la vertenza e quindi anche il futuro dello stabilimento di Nusco, sia in una fase di estrema delicatezza e che nulla è deciso anche in considerazione del protocollo firmato al ministero delle Attività Produttive lo scorso novembre che definisce percorso e strumentazione per il confronto da farsi nei prossimi mesi per il destino delle attività del gruppo Parmalat e di conseguenza dei livelli occupazionali ante crack.’. ‘Nei prossimi mesi- conclude- ci saranno appuntamenti importantissimi. La collocazione in Borsa della nuova società e il confronto sul piano industriale saranno momenti decisivi per misurare la tenuta degli impegni assunti’. Stefano Belfiore |