Parmalat: lunedì si riunisce il settore forno |
Pubblicata in data 12/3/2005 Rispetto degli impegni assunti nel protocollo d’intesa firmato al ministero delle Attività Produttive nonchè mantenimento dell’integrità produttiva, logistica e occupazionale. Sono le richieste che la segreteria territoriale della Flai-Cgil, presieduta da Felice Gagliardi, espliciterà all’interno del coordinamento sindacale del settore forno legato al gruppo Parmalat organizzato per lunedì 14 marzo a Roma e propedeutico al coordinamento nazionale di tutte le attività del gruppo fissato per il 21 marzo. Un momento di confronto in cui verrà fatta un’analisi sulla situazione attuale dei 4 stabilimenti facenti parte del ramo aziendale: Nusco, Atella, Bovolone e Lurate. ‘In quell’occasione chiederemo- sottolinea il numero uno della Flai provinciale- che venga seguita la strada indicata dal protocollo d’intesa firmato al ministero delle Attività Produttive lo scorso novembre a Roma che definisce percorso e strumentazione per il confronto da farsi nei prossimi mesi per il destino delle attività del gruppo Parmalat e di conseguenza dei livelli occupazionali ante crack.’ Un obiettivo supportato da ulteriori iniziative proiettate su scala provinciale al fine di tutelare, in questo caso, l’opificio con sede logistica nell’area industriale di Nusco. ‘E’ nostra intenzione- continua Gagliardi- chiedere un momento di confronto con la presidente della Provincia di Avellino, Alberta De Simone, e con il neopresidente della Cda Parmalat, Raffaele Picella’. ‘La finalità ultima- aggiunge- è quella di mantenere intatta l’unità del settore forno, evitando qualsiasi ipotesi di spezzatino’. Sull’intera sezione produttiva, sussiste l’ipotesi attuale di messa in vendita degli opifici. ‘Siamo anche disposti- spiega il segretario sindacale- a prendere in considerazione e, dunque, valutare la possibilità di un rilevamento aziendale purchè si tratti di un investimento serio, capace di prendere in mano l’intero settore, tutelando i livelli occupazionali’. Intanto, sul versante provinciale, il percorso di salvaguardia attivato dal sindacato e supportato dalla recente risposta delle istituzioni locali, sortisce i primi effetti positivi. Per tutto il mese di marzo, la filiale altirpina vivrà un periodo di piena attività lavorativa, accantonando l’utilizzo della cassa integrazione alternata. Stefano Belfiore |