'Bere il Territorio': ad Atlantis l'iniziativa |
Pubblicata in data 8/12/2005 L’associazione Go Wine promuove la quinta edizione di ‘Bere il Territorio’. Si tratta di un concorso letterario che si rivolge ai giovani di tutta Italia e che l’invita a raccontare il loro rapporto con il vino con particolare riferimento alla cultura, alla società e all’ambiente che lo caratterizza. Per quanto riguarda il contesto campano, l’iniziativa sarà presentata in Irpinia martedì 20 dicembre alle ore 10 presso il Centro Studi Atlantis (struttura di alta formazione) con sede a Mercogliano (Avellino) in via Nazionale Torrette, 88. Alla conferenza stampa prenderanno parte Marco Pierno, manager Centro Studi Atlantis, Teobaldo Acone, socio promotore club Go Wine Avellino, Antonio Caggiano, titolare dell’omonima azienda vitivinicola e sostenitore del concorso letterario. Ed ancora, i professori degli istituti Alberghiero ed Agrario di Avellino rispettivamente Pietro Roberto Montone, Ferdinando Limone e Lucina Frasca che accompagneranno i loro alunni all’incontro. Nel dettaglio, il concorso è riservato ai giovani dai 18 ai 30 anni. I partecipanti devono redigere un testo in forma libera che racconti il loro rapporto con la cultura del vino tipica del contesto territoriale di riferimento. Gli elaborati dovranno poi pervenire entro e non oltre il 10 febbraio 2006 presso la sede di Go Wine ad Alba (Piazza Risorgimento, 5) in provincia di Cuneo. Per ulteriore informazioni è possibile visitare il web site dell’associazione all’indirizzo telematico www.gowinet.it. Tutti i testi saranno sottoposti al vaglio di un’apposita giuria composta da docenti universitari di fama nazionale, rappresentanze di case editrici nonchè da importanti giornalisti del settore enogastronomico. Ai due vincitori del concorso nazionale andrà ad entrambi un premio di mille euro. La premiazione è prevista nel corso di una specifica cerimonia che si terrà presso la sede madre di Go Wine sabato 1 aprile 2006. “Questo concorso- mette in evidenza Acone- serve a far conoscere, in particolar modo, l’importanza della cultura del vino alle nuove generazioni affinché essi comprendano il valore non solo economico ma anche territoriale legato ai pregiati vitigni autoctoni dell’Irpinia”. “Deve servire- continua- alle scuole locali coinvolte per creare potenziali figure professionali nel campo enologico e della ristorazione di qualità al fine di svolgere poi una funzione di promozione del territorio funzionale ad avere ritorni utili all’economia locale”. |