Forestazione protettiva e produttiva |
Pubblicata in data 6/1/2006 La Comunità Montana Serinese – Solofrana rilancia il progetto di “forestazione protettiva e produttiva”. Si tratta di una serie di interventi volti a mitigare il rischio frane già esecutivi alcuni anni fa ma poi bloccati dalla Magistratura in numerosi enti montani, non solo irpini ma anche regionali e dell’intera penisola italiana, a seguito di un’indagine a tappeto sul territorio nazionale. Ora, però, l’inchiesta, giunta al termine, ha riconosciuto la piena liceità della gestione amministrativa di via Felloniche sul particolare capitolo economico-finanziario e riconsegnato i contributi. Il via libera non ha preso alla sprovvista l’ente sovracomunale guidato dal presidente Michele Langastro che non ha certo perso tempo. Mercoledì il decreto a firma del funzionario del Ministero dell’Agricoltura, Iodice, che riassegna i fondi specifici, circa 271 mila euro, per la realizzazione del progetto già presentato per Montoro Inferiore e Superiore. Ieri la riunione dell’esecutivo della Serinese – Solofrana per approvare gli atti necessari all’implementazione e all’aggiornamento dell’opera. Il piano di “forestazione protettiva e produttiva” consiste nel rimboschimento ed imboschimento del territorio interessato. Oltre ad una serie di opere idrauliche complementari e di ingegneria naturalistica. L’obiettivo del progetto, oltre alla valenza paesaggistica, è quello di rendere più stabili le aree a rischio idrogeologico, anticipandone le operazioni di messa in sicurezza. Soddisfatto per l’epilogo della vicenda il presidente Langastro che ha dichiarato: “Come sempre la Comunità Montana è attenta alle problematiche presenti sul suo territorio. Riottenere questi fondi indispensabili per arginare il dissesto idrogeologico, comunque, non ci fermerà. Siamo già al lavoro, infatti, per il recupero dell’altra parte del progetto, quella più consistente, che potrebbe consentirci di avviare una serie di interventi ancora più incisivi sul versante idrogeologico”. |