Successo per il Borgo dei Filosofi |
Pubblicata in data 12/11/2007 Oltre un migliaio di studenti, numerose autorità e tantissimi cittadini: la prima giornata del “Borgo dei Filosofi” si chiude con un bilancio estremamente positivo. Tanto l’interesse mostrato prima di tutto dai ragazzi presenti questa mattina al teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, che hanno applaudito con entusiasmo gli interventi di Gabriele La Porta, scrittore e giornalista, direttore di Rai Notte, e dei filosofi Lucio D’Alessandro e Zvetan Todorov, uno dei più grandi pensatori viventi. Ad aprire la prima giornata de “Il borgo dei filosofi” - evento unico nel suo genere in Italia promosso dalla Comunità Montana Terminio Cervialto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Avellino, Comuni di Avellino, Sant’Angelo all’Esca, Luogosano, Taurasi, Volturara Irpina, Paternopoli, Castelvetere sul Calore e Nusco, Dipartimento di Filosofia dell’Università “Federico II” di Napoli, Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, Società Filosofica Italia, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e con AIR Spa – sono stati il Sindaco di Avellino Giuseppe Galasso, il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto Nicola Di Iorio e la presidente della Provincia Alberta De Simone. “Un momento di grande importanza – ha affermato il sindaco Galasso – per far riscoprire, soprattutto ai giovani, i luoghi della nostra Irpinia visti in una chiave diversa, proiettandoli allo stesso tempo nel futuro e facendo sì che le nuove generazioni possano ambire a rimanere qui, in questa terra. Questi sentieri di pensiero filosofico ci portano a comprendere come amare una terra significhi apprezzarne tutto, anche la capacità di stimolare riflessioni importanti. La Comunità Montana Terminio Cervialto ha avuto il merito di comprendere tutto questo”. “Abbiamo scelto di aprire questa manifestazione ad Avellino – ha affermato il presidente Di Iorio - perché è questo il motore dell’Irpinia, dove le azioni sobrie ed incisive del Comune stanno riportando la città al suo ruolo di capoluogo. Allo stesso tempo promuoviamo un’unità d’intenti, la stessa che ci porterà, nel mese di dicembre, a consegnare a David Grossman il premio Terminio Cervialto Territorio del Mediterraneo, nel nome di una centralità tutta nuova dell’Irpinia nonché della necessaria fratellanza tra popoli di cui Grossman è portavoce. La giornata di oggi e la notevole partecipazione degli studenti ci porta a credere sempre più che questa provincia ha bisogno di eventi di spessore che non abbiano una eccessiva personalizzazione. Ecco perché abbiamo voluto creare, grazie all’impegno dell’Assessore alla Cultura della Comunità Montana Terminio Cervialto, Angelo Antonio Di Gregorio, un percorso nei nostri piccoli centri, comunità tenute insieme da un unico filo conduttore: la realtà del borgo, di uno spicchio d’Irpinia che sia realmente luogo d’accoglienza, un’Irpinia che funziona. Al termine della manifestazione daremo vita ad un portale che sarà una sorta di agora virtuale, un momento di continuo confronto e partecipazione per tutti i cittadini. Ai tantissimi studenti – oltre 3500 da tutta la Campania – che seguiranno la manifestazione, consegniamo idealmente questo evento, per consentire prima di tutto a loro di acquisire una sempre maggiore capacità cognitiva di una realtà che non sia omologazione ma riflessione. Siamo consapevoli di aver fatto solo il nostro dovere promuovendo una manifestazione che, attraverso l’intelligenza e la capacità di riflessione dei giovani, racchiude un grande significato: la libertà di pensiero”. “Un evento – ha affermato la De Simone – che punta a valorizzare un’area stupenda come quella del Borgo Terminio Cervialto, ma anche ad intrecciare questi luoghi portatori di benessere alla riflessione, per contrastare l’alienazione che porta l’uomo a ridursi a mero consumatore, quasi menomato, trascurando parti fondamentali di sé stesso. Ecco perché mi auguro che da questa manifestazione possa crescere un esercito di giovani che amano l’Irpinia”. “Mi ha colpito particolarmente la parola borgo – ha affermato Gabriele La Porta – che racchiude in sé l’idea della sua delimitazione territoriale, che se per la società contemporanea significa un limite, in realtà rappresenta quel prezioso hortus conclusus in cui tutto può essere costruito”. Il Borgo dei Filosofi continuerà domani (13 novembre). Si parte da Sant’Angelo all’Esca (Struttura “Le Verdi Fattorie”). Alle ore 9,30 i saluti delle autorità. Alle ore 10 Raffaella Luise, componente del Comitato Scientifico del Borgo dei Filosofi, introduce Giacomo Marramao con una lezione magistrale sul tema Tradizioni culturali e identità multiple. A seguire dibattito e colazione di lavoro. Il pomeriggio si prosegue a Luogosano, presso il Centro Sociale “Nino Alvino”, dove sarà possibile anche visitare la mostra su Benedetto Croce “Dalla Costituente alla nascita della Repubblica 1943-1948”. Alle ore 15 i saluti delle autorità e le lezioni magistrali di Roberto Gatti (Identità e tolleranza nella società multiculturale) e Marino Niola (Le astuzie dell’identità). Giacomo Marramao è professore di Filosofia politica presso l’Università di Roma Tre e direttore della Fondazione Basso di Roma. Nelle sue ricerche si è occupato di teoria critica della società e di teorie della democrazia,inscrivendo i propri studi nell’orizzonte di un’analisi critica della modernità e di una rigorosa ricostruzione genealogica dei presupposti del razionalismo occidentale. Tra le sue opere: Kairos.Apologie del tempo debito (1992); Cielo e terra. Genealogia della secolarizzazione (1994); Dopo il Leviatano (2000); Passaggio a Occidente (2003); Minima temporalia (2005); Potere e secolarizzazione (2005). Roberto Gatti, si è laureato nel 1975 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma. Ha collaborato alle pagine culturali del quotidiano “Il Globo” di Roma e nel1976, fu incaricato come tecnico laureato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Ha lavorato prima presso l’Istituto di Storia, poi presso quello di Filosofia. Professore associato di Filosofia politica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia è professore ordinario della disciplina. Dal 1985 è Docente incaricato nell’Istituto teologico di Assisi e dal 1994 insegna anche, con lo stesso ruolo, nell’Università Pontificia “Auxilium” di Roma. Marino Niola è professore ordinario di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. Direttore del Laboratorio Etnologico dell’Irpinia del Centro di Ricerca Guido Dorso di Avellino. Membro del Comitato Direttivo dell’AISEA, Associazione Italiana per le Scienze Etnoantropologiche. È opinionista dei seguenti quotidiani e settimanali: “Il Mattino”, “L’Unità”, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova Venezia”, “Grazia”. Ha pubblicato La parabola del potere. Il big man della Melanesia (1981); Antropologia delle anime in pena (1993); Sui palchi delle stelle. Napoli, il sacro, la scena (1995); Il corpo mirabile. Miracolo,sangue, estasi nella Napoli barocca (2002); Il purgatorio a Napoli (2003); Totem e ragù. Divagazioni napoletane (2003); II presepe, con la collaborazione de “La scarabattola”, il laboratorio d’arte presepiale creato dai Fratelli Scuotto (2005); Don Giovanni. O della seduzione (2006). |