Commercio in città, Asso-Api: orari più lunghi
Pubblicata in data 20/1/2011

“Prolungare l’orario di chiusura dei locali notturni di Avellino significherebbe più giovani che rimangono con piacere in città e dunque maggior possibilità di incrementare il business del commercio serale che potrebbe, dunque, beneficiare di un interessante ed ulteriore impulso economico in termini di ricadute reddituali”. E’ la proposta di Rino Bilotto, direttore di Asso-Api Avellino. L’idea fuoriesce dal tavolo di concertazione sul commercio tenutosi pochi giorni fa presso il Comune di Avellino ed a cui hanno preso parte diverse organizzazioni di categoria. Una soluzione che trova il placet di Modestino Verrengia, assessore comunale alle Attività Produttive, che avrebbe intenzione di portarla all’esame tecnico dell’Esecutivo di Piazza del Popolo. Più nel dettaglio, l’Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori della provincia irpina avanza l’ipotesi di estendere, durante il week-end, fino alle 4 del mattino l’orario di esercizio delle attività ‘by night’ (fissato attualmente per le 2.00) su cui gravita l’interesse della movida avellinese come bar, ristoranti, pub, ristopub, wine bar e discoteche. “Allungare di 2 ore la vita lavorativa dello specifico ramo commerciale – rimarca Bilotto – porterebbe innanzitutto i nostri giovani a non andare via dal capoluogo e quindi spostarsi per forza di cose, con tutti i pericoli connessi, in contesti urbani limitrofi dove già si verifica, in molti casi, un allungamento dell’orario lavorativo ”. “Situazione – continua – che offrirebbe poi al settore in questione nuove occasioni di sviluppo e di rilancio con benefit che potrebbero incrementare gli incassi commerciali del fine settimana sempre all’insegna di un sano ed etico divertimento da parte dei nostri giovani concittadini”. Un intervento che, secondo Asso-Api Avellino, darebbe maggior ossigeno ad un settore locale in affanno su scala generale ormai da tempo e per di più appesantito dall’attuale crisi economica. “Mi rendo conto – sottolinea il direttore dell’Associazione di Via Colombo – che la situazione sociale nel capoluogo ed in provincia non è certo ottimale con livelli di disoccupazione, in particolar modo giovanile, sempre più crescenti che rendono alquanto debole il portafoglio dei cittadini nelle perfomance dei consumi quotidiani”. “Ma quel piccolo potere reddituale – prosegue – va incanalato nei circuiti commerciali domestici e non altrove. Da qui la proposta su cui sono fiducioso vista la sensibilità mostrata dall’Assessore Verrengia che, impegnandosi fattivamente a ravvivare il commercio avellinese con diverse iniziative, ha accolto con favore la nostra istanza”. “Iniziativa – conclude – maggiormente fattibile considerato anche il recente riconoscimento di Avellino come comune ad economia turistica e città d’arte. Prestigioso requisito che ben si integrerebbe, in ottica di sviluppo, con tutto l’universo locale dei pubblici esercizi notturni”.