Al via domani la festa dell'aglianico |
Pubblicata in data 25/8/2011 Al via la settima edizione della “Festa dell’Aglianico di Castelfranci”. Domani e sabato 27 agosto il paese altirpino apre le porte alla promozione della migliore produzione vitivinicola castellese. In Contrada Bosco Baiano Basso, nell’incantevole location del vecchio mulino, il grande numero di etichette presenti, consentirà ad intenditori, cultori del buon bere e neofiti, che vorranno cogliere questa occasione per avvicinarsi al mondo del vino, di vivere un singolare tour tra le preziosità enologiche locali. Organizzato dal Comune di Castelfranci, in sinergia con il Forum giovanile del paese, e patrocinato dalla Regione Campania e dalla Provincia di Avellino, l’evento prevede un cartellone ricco d’iniziative per deliziare olfatto e palato dei visitatori. Sul tavolo dei sapori, ci sarà, infatti, l’eccellenza del food&wine domestico. Dal lato gastronomico, un piatto su tutti: la maccaronara. Star dell’arte culinaria locale è una particolare pasta fatta a mano con il mattarello: strumento in legno costruito dagli artigiani del posto. Lunga quasi come gli spaghetti ma con forma triangolare, il piatto tipico è una celebrity dell’alta gastronomia casereccia che ha attirato, lo scorso anno, l’attenzione mediatica anche del programma Rai “Uno Mattina”. Ma l’attore principale, protagonista con il buon cibo tipico castelllese della due giorni, sarà il vino. Sul suggestivo set promozionale, infatti, il top della produzione vitivinicola rappresentata qualitativamente, tra gli altri, dal taurasi docg e dall’aglianico. Oltre venti le aziende di settore presenti con propri stand e provenienti non solo da Castelfranci, ma anche da Montemarano e Paternopoli. Proprio all'interno del vecchio mulino, ci sarà anche un’area adibita alla degustazione con la presenza di sommelier. Il taglio del nastro della kermesse è previsto per venerdì pomeriggio, alle ore 17.00, con l’apertura degli stand enogastronomici. Per la degustazione dei vini, bisognerà aspettare il ciak d’inizio fissato, invece, per le ore 20.00. Non mancheranno momenti di musica popolare con l’esibizione, alle 21.30 dell’orchestra “Scia del liscio”. Più intensa la giornata di sabato 27 agosto con l’apertura di mattina, alle ore 10.00, dei succulenti tavoli di enogastromia locale. Spazio anche, alle 18.00, alla convegnistica di settore con un dibattito, nella sede del vecchio mulino, dal titolo “Viticultura: attrattore e volano di sviluppo” dove interverranno esperti del ramo e rappresentanti istituzionali. In serata, poi, la degustazione dei vini con inizio alle ore 21. Momento allietato dalle musiche del complesso “I Simpatici Italiani”. “Riserviamo a questa manifestazione – dichiara Generoso Cresta, sindaco di Castelfranci in prima linea per dare nuova linfa al centro altirpino da lui amministrato - grande attenzione perché, con essa, riusciamo a promuovere il nostro territorio attraverso il nostro prodotto d'eccellenza, il vino". "E' per noi – aggiunge - una kermesse molto importante, non solo perché richiama l'attenzione di un numero sempre crescente di persone, provenienti anche da fuori provincia, ma anche perché, grazie a questo evento, abbiamo la possibilità di mettere in mostra i vini e le nostre aziende produttrici. Castelfranci vanta una forte tradizione in questo settore. Le nostre tante aziende si stanno facendo conoscere in tutto il mondo. Abbiamo in queste terre delle ricchezze inestimabili, dobbiamo crederci”. “In più – prosegue - abbiamo un territorio che tutti ci invidiano. E lo metteremo in bella mostra in questo week end. Offriremo al pubblico uno scenario mozzafiato, tutto conservato nel migliore dei modi”. “A settembre – termina - saremo pronti anche per la gara d'appalto per dare in gestione il vecchio mulino e l'area circostante. Un'ulteriore scommessa per il nostro comune". “Il festival – spiega Giovanni Maiorano, assessore comunale alle Attività Produttive ed al Lavoro – è una significativa leva per far conoscere il nostro prelibato patrimonio enogastronomico che vanta prodotti altamente qualitativi”. “Il nostro territorio – conclude – si fregia, infatti, su questo fronte di numerosi punti di forza che rappresentano un asse strategico per la nostra economia”. “Un vettore produttivo – conclude – che intendiamo sempre più rafforzare con incisività per innestare una logica di sviluppo quanto più lungimirante e virtuosa possibile”. |